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A una settimana dalla fine di Ballando, e dopo aver festeggiato il Natale, è tempo di pagelle.
Allo spettacolo in generale do un bel sei e mezzo, ma solo perché la mia coppia del cuore è arrivata in finale e quindi finalmente mi sono goduta tutte le puntate.
Milly Carlucci. Voto 5. Se l'anno scorso aveva meritato la sufficienza per aver dovuto gestire un'edizione imprevedibile, quest'anno niente indulgenza. Il Covid in Rai ormai viene gestito in modo organizzato e quello che lei doveva fare era accertarsi che tutti, concorrenti e maestri, fossero vaccinati. E non parliamo di privacy o di diritto al lavoro: al programma si partecipa su invito e il padrone di casa ha diritto di chiedere che chi partecipa sia vaccinato. Per dire, poco prima di Natale sono stata invitata da una festa. Oltre al super green pass sull'invito era richiesto un tampone negativo. E nessuno ha fatto una piega, anche se quando l'invito è arrivato non era né obbligatorio né consigliato.
Oltre a questo, Milly ha gestito male tutte le situazioni complesse. A partire dal caso Albano, concorrente a tempo: che Oxana si fosse fatta male è stato solo un caso, Albano comunque avrebbe fatto solo tre puntate, è uscito quando ha voluto lui, e senza più presentarsi ai tavolini. Davvero patetica è suonata la difesa d'ufficio del “non è vero che era già deciso che uscisse, e comunque non possiamo pretendere che i vip rinuncino ai loro impegni di lavoro per fare solo il nostro programma...”.
Scarsa anche la gestione di Morgan. Chiaramente, se chiami un personaggio così sai che il rischio di litigi o sceneggiate c'è sempre. Personalmente, l'avrei cacciato già alla puntata del samba, per come ha offeso Selvaggia Lucarelli. O almeno avrei preso chiaramente le difese della giurata. Oppure sarei intervenuta mettendo tutti a tacere. Invece nulla di tutto questo. Come già nel 2017 con i litigi tra Selvaggia e Alba Parietti o ancora nel caso Oxa, Milly Carlucci ha fatto finta di non capire e di non sentire, ha lasciato che la situazione degenerasse e ha fatto anche pochissimi interventi social tra una diretta e l'altra, a chiarire la situazione, a difendere uno o l'altro, a far capire al pubblico che dare della scimmia ignorante ad un giurato non è esattamente un modo intelligente di reagire ad una critica. Invece nulla di tutto questo. Nemmeno in finale quando Selvaggia ha giustamente chiesto “almeno una parola in nostra difesa”. Nulla di tutto ciò.
Infine il solito problema dell'incapacità di gestire i tempi televisivi. Ballando con le Stelle comincia subito dopo il tg, verso le 20,45, e non c'è verso che riesca a finire prima dell'una. Non è possibile.
Insomma, non una grande annata per nostra signora della tv elegante.
Paolo Belli. Voto 7. Al netto dell'abbigliamento sempre sopra le righe (quest'anno però aveva Federico che gli faceva concorrenza quanto a giacche creative), è sempre il più lucido in studio. Bravo lui e brava l'orchestra ad adeguarsi alla moda del “me la canto e me la suono”, inaugurata da Albano e poi copiata da Arisa, Morgan, Sabrina, Mietta e perfino Valerio Rossi Albertini. Fra l'altro ho trovato gli arrangiamenti un po' più curati e adeguati ai ritmi proposti rispetto agli ultimi anni. Carina la sua prestazione come ballerino per una notte.
Ballerino per una notte. Voto 6. Cumulativo, tra prove imbarazzanti e buone prestazioni. Il problema non è il ballerino, anzi, quest'anno, dato che spesso si trattava di ballerini alla Terence Hill, stile “guardare ma non ballare”, il momento offriva l'occasione ai maestri di ballare tra loro con risultati sempre piacevoli. Il vero problema è il tesoretto che ne scaturisce.
Tesoretto. Voto 0. Basta, non se ne può più. Il tesoretto ha avuto mezza ragione d'essere fino a quando non influenzava la classifica ma salvava una coppia delle 3 o 4 già a rischio nella combinazione voto da casa-voto tecnico. Da quando invece il tesoretto diventa parte integrante della classifica tecnica, le ingiustizie sono continue, soprattutto quando le coppie in gara diminuiscono. Di fatto il tesoretto decide il passaggio di turno di due coppie: il 15 per cento quando i concorrenti sono 13, che arriva al 33 per cento quando sono 6. Praticamente il tesoretto conta quanto la giuria e il televoto, e in modo molto più diretto. Assurdo.
Prove speciali. Voto 6. A parte l'inutile prova del parente, quest'anno le prove a sorpresa o speciali sono state meno peggio del solito. Poche carnevalate, poche improvvisazioni di stili sconosciuti e molte prove annunciate con una settimana d'anticipo, per dare il tempo alle coppie di esercitarsi. Quello che non sempre ho condiviso è la scelta di non votarle normalmente ma di dare il bonus ad un solo vip, o comunque di far votare sempre e soltanto Carolyn, creando ogni tanto degli squilibri simili a quelli provocati dai tesoretti...
Giuria. Quest'anno sono stata spesso d'accordo con Selvaggia Lucarelli (voto 7) e abbastanza spesso con Canino (voto 7), anche se fa troppo pochi complimenti alla band. Ho trovato un po' pretenzioso Zazzaroni (voto 6,5) in versione tecnico, anche se ho apprezzato lo sforzo di andare oltre le simpatie e antipatie personali, e come al solito fin troppo sopra le righe Guillermo Mariotto (voto 5). Chi spesso e volentieri non mi ha convinta è stata Carolyn Smith (voto 4), molto meno lineare del suo solito nel giudicare e anche inutilmente permalosa, specie con Selvaggia. Ho notato che in ultima puntata non è andato in onda il solito servizio sulla giuria, con dichiarazione finale di Milly che comunque “giuria che non piace non si cambia”. Non so se davvero l'intenzione sia di rinnovare qualche elemento. Io li cambierei tutti. O al massimo terrei Selvaggia e Canino...
Social voto. Pollice in giù. Non mi piace. E' ancora peggio del televoto, soprattutto perché non tiene assolutamente conto di come si balla. Si vota a prescindere, per simpatia, per notorietà, sull'onda di emozioni, per antipatia o per dispetto. E' un sistema che non funziona. Meglio tornare al televoto o, meglio ancora, lasciare che voti solo la giuria. Magari facendo la classifica, come in Tale e quale show.
Passiamo ora al voto delle coppie.
Albano-Oxana Lebedeva. Non ce la faccio nemmeno a dare il 6 politico perché Albano non ha proprio ballato. Ha cantato, ha fatto spettacolo a modo suo, ha avuto come compagna una ballerina straordinaria, ma considerarlo un concorrente è ingiusto verso gli altri: ha deciso lui quando uscire, non è mai stato ai tavolini da eliminato, non era presente nemmeno all'ultima puntata. Praticamente un ballerino per una notte che si è fermato un po' di più. Senza voto.
Mietta-Maykel Fonts. Anche qui la coppia è ingiudicabile. Dopo un inizio da probabili vincitori, con una magnifica intesa tra le movenze sensuali del cubano Fonts e della sinuosa cantante, Mietta ha dovuto fermarsi causa covid. Ne è seguita una polemica, la prima delle tante gestite male da Milly Carlucci, sul dubbio se Mietta fosse o no vaccinata. Il fatto che non lo fosse ha creato un certo disagio in produzione. Risultato, quando si è ripresa, ha potuto giocarsi la riammissione con uno spareggio volante impossibile da vincere, e infatti è rimasta esclusa. Poi, nella puntata di ripescaggio, è stata ugualmente schiacciata da due “colossi” del social voto e non ha potuto fare la finale. Probabilmente erano una coppia da 9 o anche di più, ma anche qui il voto resta sospeso. Nel suo caso, sarebbe interessante che tra un paio di edizioni potesse riprovare. Lo fanno le miss e i concorrenti dell'Eredità, perché non potrebbero i vip di Ballando?
Valerio Rossi Albertini-Sara di Vaira. Dopo i travestimenti e le storie dello scorso anno per assecondare l'estro di Costantino, quest'anno Sara di Vaira ha provato con i balletti-lezione di scienza. Non ha funzionato. La divulgazione in un minuto è insieme noiosa e incompleta, e lo scienziato, pur ottimo divulgatore, a differenza di Costantino non ha il senso dello spettacolo, almeno non nel contesto serale. Sono stati i primi eliminati e, a parte il caso Albano, in effetti ci sta. Per la maestra questa è stata l'ultima edizione. Annunciato in penultima puntata sinceramente un po' in fretta, poi il suo ritiro è stato celebrato con la giusta dose di lacrime in finale. Anche se non sempre ho apprezzato il suo comportamento, è una grande professionista. Voto 6,5 alla copia, 9 a Sara, anche per non essersi giocata la carta dell'ultimo anno quando avrebbe potuto servirle (cioè per ritardare l'eliminazione).
Fabio Galante-Giada Lini. Simpatico, sorridente, allegro e immobile. Tra lui e Valerio Rossi Albertini a fare la differenza, facendolo durare un paio di puntate in più, è stato il fisico aitante. Si è impegnato, come tutti gli sportivi, ma l'impegno non è bastato, come non è bastata la bravura della sua insegnante, Giada Lini, nuovo acquisto del cast che ha mostrato un piglio sicuro e una personalità brillante. La coppia ha ballato piuttosto bene nel ripescaggio e Fabio ha vinto una specie di premio simpatia con voto unanime dei colleghi, segno che pur non indimenticabile come ballerino ha saputo farsi apprezzare come persona. Voto 7.5
Memo Remigi-Maria Ermachkova. Altro rappresentante dei diversamente giovani di Ballando 2021, Memo Remigi ha mostrato sin dalla prima puntata una grande energia e molto entusiasmo. Non che a questo corrispondesse sempre una tecnica impeccabile, ma di sicuro ha fatto spettacolo. La sua brava maestra, che già lo scorso anno con Tullio Solenghi ha mostrato di saper gestire con intelligenza gli over 70, ha creato sempre coreografie adatte alla vivacità dell'innamorato a Milano, assecondando il suo estro. In realtà a me è piaciuto più nei balli lenti, tipo il valzer, che nelle variazioni sul tema del boogie e del merengue, però devo dire che il percorso è stato apprezzabile. Voto 7,5
Andrea Iannone-Lucrezia Lando. Il motociclista era forse più immobile di Fabio Galante, solo che ha avuto il vantaggio sia di un grande sostegno social, soprattutto a livello Instagram, sia di ballare con la più sinuosa delle ballerine, che ha molto coperto-mascherato la sua staticità, utilizzandolo come supporto per prese e avvinghiamenti vari, con annessa telenovela “sono innamorati o no”. Non ricordo una sua prova davvero convincente, tranne forse nel valzer di ripescaggio. Come tutti gli sportivi, lodevole l'impegno. Voto 7,5
Alvise Rigo-Tove Villford. Il re degli spareggi, dato che ne ha ballati e vinti sei, sconfitto solo all'ultimo contro gli sforzi combinati di due pezzi da novanta e del voto (suppongo contro) di tutta la giuria, Alvise Rigo è, tra i giovani tronchi aitanti, quello che è più cresciuto nell'arco delle puntate. Sempre sull'immobile ma con una certa grazia, e molta, forse troppa, sportività nell'accettare giudizi spesso impietosi. Solo per quanto ha ballato avrebbe meritato la finale. La maestra, al secondo anno dopo un esordio non indimenticabile, ha saputo creare un bel rapporto di coppia e una gradevole complicità in pista. Voto 8,5
I sei finalisti
Valeria Fabrizi-Giordano Filippo. Altra esponente del gruppo diversamente giovani, Valeria Fabrizi ha preso la competizione molto sul serio, buttandosi anima e corpo in ogni interpretazione, ben assecondata da un maestro, Giordano Filippo (l'anno scorso addetto ai ballerini per una notte), molto bravo, molto paziente e molto sensibile. Francamente ballare di Valeria non mi ha mai realmente entusiasmato. Certo, il ritmo c'era, qualche passo base anche, l'interpretazione pure, ma spesso alle ottime intenzioni non corrispondeva una tecnica altrettanto efficace. Insomma, non eravamo davanti ad un'altra Vukotic. Lodatissima da giuria e commentatori vari fino all'approdo in finale, Valeria è stata poi stroncata nell'ultima esibizione con una brutalità francamente degna di peggior causa. Non che l'ultimo posto (a pari merito) non fosse meritato, ma come per altri concorrenti in occasioni passate, è stata chiara la sensazione del “ecco, sei arrivata fin qui, accontentati”. Voto 8,5
Federico (Lauri) Fashion Style-Anastasia Kuzmina. Dico la verità, è il vip che mi ha sorpreso di più. Ha fatto molto meglio di quanto mi aspettassi. Partito in modo incerto, ha pian piano cominciato a muoversi sempre meglio, facendo passi, facendo spettacolo, prendendo via via più confidenza con la pista e con il ballo. Migliore nei ritmi veloci che in quelli di interpretazione, ha avuto come punto debole un'intesa non proprio perfetta con la ballerina, una Anastasia Kuzmina molto brava a gestirlo. Non parlo dell'intesa fuori pista, ma del fatto che, avendo lui la personalità del solista in tutto quello che fa, sembrava spesso più a suo agio quando poteva-doveva ballare da solo che quando doveva condividere lo spazio con la maestra. Genuine, almeno a me sono parse tali, le emozioni di fronte alla figlioletta e alla moglie. Un quinto posto che secondo me gli sta pure stretto. Voto 9.
Morgan-Alessandra Tripoli. La persona non mi interessa. Altrimenti doveva essere squalificato dopo il samba (e non c'entra il fatto che Selvaggia Lucarelli l'abbia provocato, in realtà era già infastidito dalle critiche di Carolyn Smith che non ha detto il solito “passi e coreografia strepitoso”). Io guardo al ballo. E francamente tutta sta innovazione, sto messaggio artistico, sta genialità più o meno compresa non l'ho vista. Ha fatto tanti passi: in effetti sì. Li ha fatti bene? Con i piedi abbastanza, anche se non benissimo. Ma la postura? Le braccia? L'intesa con la ballerina? Non pervenute. Ha ballato bene il charleston in prima puntata, un charleston un po' anomalo, che con un po' di fantasia poteva ricordare lo strepitoso “Make 'em laugh” di Donald O'Connor in “Cantando sotto la pioggia”. Non male il valzer natalizio della finale, ma per il resto tanti, troppi passi, troppe parole, troppe spiegazioni. E la presunzione di definirsi un portatore di opere d'arte che la giuria non ha capito ma il pubblico sì. Spiacente di informarlo che buona parte del pubbliclo non ha per nulla apprezzato le sue messe in scena. E anche lui più di tanto non deve esserne stato convinto, se è vero che come cavallo di battaglia ha scelto proprio il primo charleston... Si è classificato terzo, non senza l'ennesima polemica. Per quel che mi riguarda, l'approdo in finale è anche troppo, e l'avrei visto bene ultimo con Valeria Fabrizi e al posto suo Federico a giocarsi il podio. Voto 7
Sabrina Salerno-Samuel Peron. Mettendo insieme tutto, sono stati la coppia migliore. L'inizio è stato un po' titubante, con la coppia che in qualche modo – pur non commettendo errori clamorosi in pista, anzi - non “quagliava”: lei restia a lasciarsi guidare e a lasciarsi andare, lui rigoroso nel ruolo di maestro e paziente ad aspettare che lei capisse le esigenze del programma, hanno pian piano trovato la giusta intesa e nello stesso tempo hanno fatto crescere di livello le loro prestazioni. L'assurdo spareggio cui sono stati costretti in quinta puntata ha ulteriormente cementato la loro intesa, e da lì in poi è stato un crescendo rossiniano di balli emozionanti e tecnicamente molto complessi. Certo, forse Sabrina non è la ballerina migliore, Mietta e Bianca sembrerebbero superarla come capacità di base, ma di sicuro la coppia è quella che ha proposto le cose più difficili – e non parlo solo delle prese – e le coreografie più interessanti. Samuel Peron in gran spolvero, il ballerino migliore e il coreografo più creativo. Bellissimo il quickstep (entrambe le versioni), ottimi tutti i lenti (Valzer, Freestyle, Rumba), e a me è piaciuto tantissimo anche il loro samba rock. Peccato non aver visto il jive. Si sono classificati terzi, con tanti complimenti e con la targa per il miglior ballo di finale, ma se avessero vinto non ci sarebbe stato da ridire. Voto 10
Bianca Gascoigne-Simone di Pasquale. Secondi classificati dopo un ripescaggio a furor di popolo seguito ad una ingiusta eliminazione. Bianca è brava. Lo era in prima puntata: sicurezza, tecnica, senso del ritmo. Come ha detto Zazzaroni, una pista avanti a tutti gli altri. Probabilmente aveva già ballato, del resto in Inghilterra il ballo da sala si studia un po' dovunque, e comunque giovane e sveglia, sicuramente poteva imparare in fretta. Ha iniziato ad alto livello e ha continuato ad alto livello. Che fosse charleston, jive, chacha, boogie, salsa o bachata, la bella Bianca partiva col suo passo base e non sbagliava una virgola. Anche nel tango, lineare e pulito. Tutto bene dunque? Sinceramente no. Al suo ballare tanto preciso mancava totalmente l'anima. Ok, ha fatto tutti balli veloci, a parte il tango, ma si può essere comunicativi ed espressivi anche nella salsa e nel chacha, se ci si mette un po' di impegno. E oltre alla faccetta buffa e alla coreografia spiritosa, ci possono essere altre chiavi di lettura per jive e charleston. Soprattutto ho spesso notato poca intesa con il partner. E qui si apre il capitolo Simone Di Pasquale, che ha annunciato già prima che si iniziasse, anzi, ancora in estate, che questa edizione di Ballando per lui sarebbe stata l'ultima. Concetto sottaciuto fino alla puntata di ripescaggio, in cui è stato invece raccontato e sviluppato non senza molte lacrime del diretto interessato e molti commenti accorati di giuria e altri personaggi. Bianca sarebbe stata ripescata lo stesso, perché lo meritava, ma così facendo ha tolto proprio ogni possibilità alla comunque brava Mietta e al valoroso Alvise Rigo. Pensavo almeno che in finale la faccenda non sarebbe stata nuovamente ripetuta, invece no, è partito Paolo Belli con “non ci posso pensare che è l'ultima volta che ti dico di andare in pista”, poi il filmato introduttivo completamente dedicato a lui (ma non è Bianca la vip?), compreso una specie di appello finale “vorrei vincere perché sarebbe un bel modo di chiudere il cerchio”. Infatti il pubblico in finale ha stravotato la coppia, benché le coreografie proposte non fossero poi così memorabili. Certo, eseguite correttamente, molto “basilare”, come direbbe Carolyn, nel senso che i passi base c'erano tutti, ma mai un guizzo, una presa, un'invenzione. E anche poca intesa di coppia: nonostante la differenza d'età non fosse poi così clamorosa, sembrava di vedere il vecchio maestro di ballo alle prese con una nipote vivace e talentuosa. La sequenza del ring finale ha messo in luce anche i limiti coreografici della coppia, dato che tutti i balli seguivano lo stesso schema. Voto 8,5 (mezzo voto in meno per il giochetto emotivo del “votatemi che è l'ultimo anno”).
Arisa-Vito Coppola. I vincitori, a furor di popolo, di giuria e di sondaggi. La voce più cristallina d'Italia, assieme a quella di Orietta Berti, e un nuovo ballerino dal talento esplosivo. Coppia intrigante, ha giocato quasi subito la carta dell'intesa oltre la pista, e devo dire che ha fatto bene. Sul fronte ballo, non c'è moltissimo da compiacersi. Spaesata nel primo charleston, convincente nel freestyle veloce, forse la sua prova migliore, Arisa poi ha virato verso i balli lento-sensuali, almeno quella era l'intenzione, passando allo stile marsupiale, cioè spesso appollaiata in braccio a Vito, il quale ha coperto le sue incertezze con grande sfoggio di fisico perfetto, giri e salti di grande effetto e qualche bacetto strategico piazzato qua e là. La coppia ha vinto senza mai ballare veramente bene. Il cammino di Arisa ricorda un po' quello di Natalie Guetta, arrivata in finale senza mai mostrare un reale progresso nella danza. Arisa balla un po' meglio, ma neanche tanto, e al posto della stralunata simpatia di Natalie ha giocato la carta della voce. Ha spesso ballato su canzoni sue e in un paio di occasioni ha pure cantato dal vivo come solo lei sa fare. Risultato molto emozionante, ma il ballo è rimasto a livello base. E anche la tanto strombazzata sensualità sprigionata dalla coppia alla fin fine si è rivelata ben poca cosa (nella sfida diretta sul tema, Salerno-Peron li hanno surclassati). Perché ha vinto? Perché Vito è bravo, perché Arisa è buffa, goffa e simpatica, perché il pubblico l'ha sempre sostenuta alla grande e anche la giuria l'ha sempre premiata molto, forse proprio in virtù di un modo di porsi spontaneamente accattivante. Nel ring finale, in sfida con Bianca, sono usciti tutti i limiti di Arisa come ballerina, non essendoci la clip e le chiacchiere post ballo ad ammantare di emozioni le varie danze, ma obiettivamente non è che Bianca sia stata proprio così perfetta. Anche se il pubblico aveva preferito l'inglese tutto pepe ed è stata la giuria a deviare la vittoria verso Arisa, direi che il risultato finale ci può stare. Voto 9.
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